21.7.05

DIARIO DEL COMANDANTE

Certo che quell'ultima missione è stata veramente un gran botto, le fanciulle della lancia non finiscono di ringraziarmi per lo spettacolo.
Gli ingegneri e tutti i lavoratori dei cantieri un po' meno, ma so che sotto sotto si sono divertiti anche loro.
Lanciare tutta la flotta, col pilota automatico, contro il capo dell'alleanza da cui si è voluti uscire non è cosa da molti. Infatti l'ho fatto solo io.
Non avrei mai potuto senza l'appoggio della gente di Manetheren, che ha capito, a parte i soliti dissidenti del club Cassandra, che era la cosa giusta da fare. Clamorosa, insensata, indimenticabile.
Ora tutti sanno che con noi non si scherza, anche se adesso siamo isolati e dobbiamo ricostruire tutta la flotta. Ci prendono sul serio, sanno che il sangue antico non dimentica.
Tutti i manetherenesi sono ben disposti ad accettare i sacrifici che vengono imposti da questo momento. Perchè sanno che la ricompensa non tarderà a farsi vedere. in fondo sono io che li ho risollevati dalla lunga apatia e ho risvegliato il loro spirito guerriero.
Nel frattempo tengo occupati con qualche piccola razzia in pianeti minori, quanto basta ad accelerare la ricostruzione.
Il prossimo passo sarà ingrandire l'alleanza. I primi tentativi di marketing non sembrano avere successo, ma su questo pianeta abbiamo la testa dura.