Sono un testardo, per cui ho riprovato a leggere il blog della signorina Mazzuccato.
Questa volta ho letto almeno tre post per intero, poi mi sono dovuto arrendere. Troppe parole, non sembra scrivere per comunicare qualcosa, ma solo per dimostrare di essere brava. Conosco mille parole e voglio utilizzarle tutte!

Il Blog che celebra se stesso.
Una conferenza per fare "live" quello che tutti i bloggers fanno giornalmente con la tastiera: parlarsi addosso.

E bravo brontolo!, sintetico ironico ed a volte cattivo.
Nella sua assoluta indifferenza metterò il suo link nel mio blog. Certo che non gli cambierà la vita.

Il blog è vivo e lotta con noi.
E finalmente comincia ad evere anche un significato reale, inteso come valore economico.
Forse riuscirà a guadagnarsi il pane Selvaggia, cui auguro tutto il meglio perchè è brava e ironica, che adesso imperversa con meritato successo anche sulla carta stampata.
Cerca di guadagnarci qualcosa la signora (o signorina?) Mazzuccato, cui non so cosa augurare perchè non ho avuto il coraggio di andare oltre le prime cinque righe del suo blog. Non comprerò il suo libro, ma qualcuno certamente lo farà.
Andate avanti così, fatevi strada nel mondo del successo, aprite nuovi orizzonti in cui, magari, riuscirà ad inserirsi anche qualcuno di noi, poveri imbecilli stufi di avere un lavoro noioso o, peggio, nessun lavoro, neppure quello di aspirate attrice o aspirante scrittrice.

Che fine ha fatto Saddam? Si è nascosto insieme ad Osama?
Bush potrà dire di aver vinto la partita anche se non lo avrà trovato?
E ora cosa farà l'Italia, continuerà ad essere un paese in guerra, ma non belligerante, o durante la fase di "peacekeeping" manderà un po' di alpini in gita premio in Iraq?
Nel dubbio continuo a tenere fuori dalla finestra la bandiera arcobaleno.

Chi si loda si imbroda.
Chi si allodola si sbrodola.

Nel dubbio, non riuscendo a trovare Saddam, gli americani tirano cannonate sull'albergo dei giornalisti. Ma diciamocelo, chi non ha mai pensato di sparare a Lilli Gruber?
Siete liberi di accusarmi di essere un cinico (tentare di fare una battuta anche su queste cose!), ma noi le vediamo alla televisione e sono tutte talmente lontane che non sembrano essere più vere del Grande Fratello.
A volte sento i commenti della gente e mi pare di sentire parlare dell'America's Cup. Due mesi fa tutti parlavano di vela e regate come se fossero i figli del corsaro nero, ora tutti commentano la guerra.
Ma in Iraq si muore davvero e per un cadavere cambia poco essere stato ucciso da un proiettile Americano o da uno Iracheno.
E forse a qualcuno da un po' fastidio la presenza di tutti questi giornalisti che si credono intoccabili e pensano di essere liberi di smentire le notizie diffuse dai rispettivi comandi militari.
Basta vedere cosa è successo intorno all'aeroporto: "L'aeroporto è in mano agli alleati." "L'aeroporto è libero"."L'aeroporto è ancora in mano agli iracheni". La sola cosa certa è che l'aeroporto di Bagdad è l'unico in cui nessuno si pone il problema delle mascherine per la Sindrome Respiratoria acuta.

Non mi avranno vivo.
Darò fondo a tutte le mie risorse, non troveranno nulla da saccheggiare.
Sto già cominciando a svuotare la scatola cranica.
Quando mi troveranno, se avranno avuto la pazienza di continuare a cercarmi, avranno di fronte a sè un essere docile e apatico, pronto finalmente per il mondo del lavoro.

Mare sole e vento.
Sono rosso come un peperone, ma per domani, quando mi sveglierò all'alba per seguire la gara del Campionato moto Gp, sarà passato tutto.